Insomma noi italiani arriviamo a casa da lavoro, accendiamo la tv e veniamo letteralmente inondati di idiozie. Il classico dei cagnolini abbandonati, i modellini delle case di cogne, Garlasco, e di Perugia. C’è poi chi esagera rendendo più visibile il tutto, come il tg-lode-messa-propaganda al signor Berlusconi che possiamo trovare su rete 4, o come il tg-vergogna di studio aperto che più che informare intrattiene con foto e video di veline (a volte capita che siano vestite ma è rarissimo) o che riempe l’ora di trasmissione con il pettegolezzo del momento.
Tutto questo mentre si approvano leggi vergognose, che mettono ancor più in ginocchio il nostro paese dal punto di vista della giustizia e dell’economia.
Piccolo esempio? Quando il lodo alfano passò il tg5 dedico 30min del suo telegiornale al caso di quella povera ragazza italiana uccisa durante la sua vacanza in spagna. Cosa resa ancor più vergognosa perché pur di non informare, si è disposti pure a speculare sui morti e sul dolore delle loro famiglie.
Per renderci conto di come i fatti descritti dai media italiani siano deformi rispetto alla realtà, l’ideale è confrontare articoli italiani con quelli stranieri. Ad esempio potremmo prendere un fatto comune e vedere come la descrizione dei fatti ne differisce.
Così se prendiamo la manifestazione del NO CAV DAY, ovvero la manifestazione organizzata da DiPietro a piazza Navona l’8 luglio, e confrontiamo un articolo de El Pais e uno del Corriere della Sera questo è il risultato:
(clicca sulle immagini per ingrandirle)
In questa sezione del sito oltre a proporre informazioni, riporteremo casi che mettono in evidenza la cattiva salute dell’informazione nostrana.
E per iniziare vi consiglio la visione di questo filmato dove si mostra chiaramente che in un servizio (o servizietto) del tg1 si deformi un articolo del New York Times riguardante l’Italia per mettere in cattiva luce beppe grillo quando l’articolo originale in realtà tesseva le sue lodi.
Questo è il filmato:
E qui c’è l’articolo originale del New York Times
http://www.nytimes.com/2007/12/13/world/europe/13italy.html?_r=3&oref=slogin&pagewanted=all&oref=slogin&oref=slogin
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