giovedì 3 dicembre 2009
PRECISAZIONE NUOVE NOTIZIE SULL'ACQUA DI SARONNO
Per farlo il commissario ha chiesto un mutuo di 900mila euro.
Luca Cabrini
mercoledì 2 dicembre 2009
IMPORTANTE: ACQUA A SARONNO
I genitori e il preside della scuola elementare Pizzigoni, la rappresentante delle Pediatre di Saronno, i rappresentanti del “Comitato acqua per Saronno” e il Dott. Edoardo Bai, responsabile scientifico dell'Associazione Internazionale Medici per la Protezione dell'Ambiente, esperto in tossicologia ed inquinamento ambientale, responsabile regionale di Legambiente che hanno partecipato alla riunione del 27-10-09, desiderano ringraziare il Commissario Prefettizio del comune di Saronno per l'impegno preso in tale sede.
La Dott.ssa G. Longhi, infatti, ci ha garantito la realizzazione di uno o due pozzi: uno, ricavato dall'approfondimento di quello esistente e contaminato da trielina (che per questo motivo non sarà mai più rimesso in rete), l’altro da realizzare ex novo in zona bocciodromo, successivamente al primo.
Ciò ci tranquillizza, anche se resta qualche preoccupazione, dovuta al fatto che l'ultimo prelievo in rete effettuato dal gestore dell'acquedotto ha riscontrato ancora le presenza di trielina, seppure a livelli di 2 mg. per litro.
Ci preoccupa soprattutto, al momento attuale, il modo con cui la ASL ha svolto il suo compito istituzionale, che a nostro parere non garantisce la tranquillità che deriva dal sentirsi 'in buone mani' cioè tutelati nei confronti dei pericoli ambientali sempre più presenti nelle nostre zone.
Vogliamo spiegarci, perché riteniamo sia essenziale che l'Ente preposto alla tutela della nostra salute agisca col rigore necessario al compito che deve svolgere. Ci auguriamo perciò che questa nostra dichiarazione pubblica sia presa per quello che è: il desiderio che la ASL assuma atteggiamenti più rigorosi, in nome della sua stessa credibilità, che riteniamo essenziale per tutti.
Le ragioni della nostra critica sono di seguito riassunte:
riscontrata da anni nel pozzo di via Parini presenza di trielina, in quantitativi allarmanti, vicini se non superiori al limite oltre il quale l'acqua viene dichiarata NON POTABILE.
Su nostra segnalazione la ASL rispondeva in modo sconcertante affermando il superamento dei limiti di legge per gli inquinanti fin dal 2005 (15 mg., scesi a 10,8 nel 2008 – max previsto dalla legge:10)
ASL assicurava che non esisteva alcun pericolo: l’acqua in rete presentava concentrazioni più basse, in quanto diluita con quella attinta dagli altri pozzi.
Affermava anche che la letteratura scientifica della IARC (agenzia internazionale per la ricerca sul cancro) riporta la classificazione della trielina come cancerogeno di classe 2A, cioè possibile cancerogeno per gli animali.
Le affermazioni di cui sopra non trovano riscontro nelle analisi del gestore dell’acquedotto e nelle stesse fonti bibliografiche citate dalla ASL (IARC):
Le analisi del gestore mostrano concentrazioni di trielina, (e non tetracloro come affermato da ASL), vicine ma sempre inferiori al limite. Ciò denota una diversa metodica utilizzata dall’ente e dal gestore e ci sconcerta in quanto le analisi del gestore, eseguite a rubinetto - dove bevono i bambini - danno risultati molto meno rassicuranti di quelli trasmessi dalla ASL.
Lo IARC classifica la trielina come cancerogeno probabile (grado di certezza superiore a possibile) per l'uomo (mentre per l'animale, il rapporto causa/effetto fra trielina e tumore è sicuro).
Sempre da IARC, apprendiamo che esistono casi di associazione fra leucemia e elevati livelli di trielina nell'acqua potabile , riscontrati nel New Jersey e a Lagakos, il fatto non può non lasciarci qualche preoccupazione.
Per questi motivi non vogliamo che il pozzo di via Parini sia riaperto, e ci scusiamo con i cittadini di Saronno, che potrebbero subire qualche disagio , ma siamo convinti di proteggere anche la loro salute.
Troppe cose però restano poco chiare, e vorremmo che fossero risolte da chi ha l'obbligo di farlo, e a cui perciò desideriamo rivolgere alcune domande:
-La ASL dovrebbe stilare il programma dei controlli dell'acqua potabile. Sono stati programmati regolari controlli a rubinetto dell'acqua della scuola per essere sicuri di distribuire acqua potabile? (per es. ogni 6 mesi, trattandosi di composto cancerogeno, 2A)
E se sono stati eseguiti, perché la ASL non ce ne ha trasmesso i risultati nella lettera di risposta inviataci in data 16 giugno 2009?
Né sono risultati rassicuranti i controlli effettuati dall’A.R.P.A., che hanno portato alla chiusura del pozzo di Via Parini, all’inizio di agosto.
Chiediamo, dunque, di essere informati tempestivamente sulla programmazione dei controlli in acquedotto e sui risultati delle analisi.
Infine: Quale è l'origine della contaminazione da trielina?
Questa domanda è rivolta alla provincia, che è l'Ente per legge incaricato di effettuare i controlli, ma anche alla ASL che può richiedere interventi a tutela della pubblica salute, come è il caso di cui stiamo discutendo.
L'unica parziale risposta ci è venuta, ancora una volta, dal Comune, e dal gestore che sta analizzando tutti i pozzi privati per rintracciare l'origine dell'inquinante. Dai primi risultati pare che la trielina sia diffusa su un fronte ampio, senza possibilità quindi di rintracciare una fonte precisa.
E’ possibile che almeno una delle fonti possa essere la Cantoni, fabbrica tessile dismessa? Cosa dice a questo proposito l'archivio della ASL?
E perché, da ultimo, non è mai stata avviata la procedura di caratterizzazione dell'area, come impone la legge 152, nonostante sia in progetto il riutilizzo dell'area?
I genitori e il preside della scuola elementare Pizzigoni,
la rappresentante delle Pediatre di Saronno,
i rappresentanti del “Comitato acqua per Saronno”
il Dott. Edoardo Bai, responsabile scientifico ISDE.
Saronno, problema acqua potabile(?)
Aggiornamento situazione dell'acqua potabile: Tolto da 2 giorni dalla rete saronnese ANCHE il pozzo di via Carlo Porta dove i livelli di nitrati superano la soglia di attenzione! Oltre alla pessima qualità è sempre più gravoso il problema quantità: sono sempre di più i saronnesi vittime di notevoli cali di pressione.
Luca Cabrinilunedì 30 novembre 2009
Morte dell'aria a Milano
Leggete cosa ha detto l'assessore Raffaele Cattaneo a Uboldo il 19 Novembre:
cito testualmente
Per esempio, rispetto al deterioramento dell’ambiente non è vero che l’ambiente si sta deteriorando: all’inizio settimana è stato presentato il rapporto Agenzia Regionale Ambientale, che fa ogni anno un rapporto scientifico insieme alle Università lombarde e monitora lo stato dell’ambiente in Lombardia. Quest’anno gli inquinanti principali ( anidride solforosa,polveri sottili ) si sono significativamente ridotti,alcuni dell’80% negli ultimi 10 anni.
Attenzione: non è che dobbiamo sempre dire che tutto va male ma uno dei motivi per cui Lombardia era in passato la Regione delle nebbie in queste stagioni era la presenza di molto più pulviscolo rispetto ad oggi .
Oggi c’e meno nebbia anche perché la qualità dell’aria nella nostra regione e non solo in Lombardia è dovuta alla diminuzione degli inquinanti derivanti dalle industrie pesanti.
La logica di chi dice” va sempre tutto male” e “bisognerebbe che i problemi non ci fossero”,non aiuta a stare meglio ma peggio perché io francamente non vorrei stare da quella parte.
Il Comune di Milano (e non solo) può essere portato in tribunale per omicidio colposo? E' quello che chiederò ai miei avvocati. 140 milanesi muoiono ogni anno a causa delle polveri sottili. Migliaia vengono ricoverati al pronto soccorso per malattie all'apparato respiratorio. Il tutto con l'assenza e l'omertà del Comune.
Nel 2008 il Comune commissiona uno studio sull'inquinamento alla "Fondazione Lombarda per l'Ambiente" dopo l'introduzione dell'Ecopass (per chi non lo sapesse, l'Ecopass non ha nulla a vedere con il prefisso "Eco", con l'ecologia. Non proibisce alle macchine inquinanti l'ingresso in città, ma lo consente a pagamento. Chi paga, quindi, ha il diritto di inquinare. E' uno Smogpass.). Lo studio inizia il 18 febbraio 2008 a seguito dell'installazione di 50 centraline di rilevazione. I risultati, contenuti in una relazione di 114 pagine, sono consegnati al Comune nel giugno 2009. Le conclusioni sono tremende. Il Pm10 contenuto nell'aria arriva a superare quattro volte la soglia massima di 50 microgrammi in alcune zone della città. All'ospedale San Paolo sono raggiunti i 173 mc. La relazione riporta: "L'esposizione della popolazione residente che lavora a Milano, i residenti non occupati e le persone presso strutture ospedaliere presentano un grado di esposizione di tipo cronico" ("cronica: malattia a lungo decorso senza possibilità di guarigione o pericolo di morte a breve scadenza" - Devoto Oli). In sostanza mamme, bambini, anziani. i "residenti non occupati", e i malati, "persone presso strutture ospedaliere", diventano malati cronici per l'assorbimento quotidiano di Pm10, benzene, biossidi di azoto e particolato prodotto dalle gomme delle auto. Lo studio aggiunge (*): "Le medie giornaliere di concentrazione del Pm10 rilevate sia in estate sia in inverno in tutti i siti di monitoraggio sono spesso superiori ai valori limite fissati dalle normative".
Il Comune una volta entrato in possesso di uno studio che descrive Milano al pari di una camera a gas, invece di renderlo pubblico "lo nasconde, lo archivia, lo secreta (*)". Il Comune dovrebbe essere una casa di vetro, trasparente, documenti come questo essere visibili on line immediatamente. La Moratti e i suoi assessori sono i responsabili. A Milano non ci sono autobus elettrici, piste ciclabili, il centro città è invaso da ogni tipo di veicolo, i marciapiedi sono occupati dalle auto, lo stesso vale per strisce pedonali e scivoli per i portatori di handicap. L'Ecopass è figlio della mente di una moglie di un petroliere che sta seminando parcheggi e traffico in ogni luogo della città, persino sotto la Basilica di Sant'Ambrogio. I parcheggi attirano traffico, ma questo a Mortizia nessuno lo ha ancora spiegato. Il blog, appena ne entrerà in possesso, pubblicherà lo studio integrale sull'aria di Milano.
(*) Corriere della Sera. Cronaca di Milano del 27/11/2009
Leggo e pubblico dal blog di grillo.
Quello che succede a milano succede anche a Varese.
«Lo smog uccide e a nessuno interessa»
Da nove giorni allarme Pm10 a Varese. Lo pneumologo Crosignani: «Una tragedia» | |
(a.morl) «In questi giorni stiamo morendo di più». È senza mezzi termini la denuncia di Paolo Crosignani, medico pneumologo dell'istituto tumori di Milano. Il suo richiamo alle istituzioni arriva al nono giorno consecutivo in cui si è superato il limite per il PM10, fissato in 50 microgrammi di polveri sottili per metro cubo di aria. |
ALLA LUCE DI QUANTO LETTO DICO A CATTANEO:
SI VERGOGNI!!!!!!!!!!!!!!
Mirko Giammella
giovedì 26 novembre 2009
La Situazione dell'acqua a Saronno

COS’E’ SUCCESSO?
Tutto è iniziato lo scorso 5 marzo, quando i genitori della scuola elementare Pizzigoni quelli, dell'istituto comprensivo Leonardo da Vinci, alcuni pediatri, esponenti di Legambiente e vertici scolastici hanno avvisato i responsabili dell'amministrazione comunale e della Saronno Servizi della situazione d'allarme dei pozzi. Il primo comunicato stampa del comitato è apparso solo a giugno sul Sole24ore, primo quotidiano a prestare attenzione a questa denuncia.
Nel frattempo arriva la risposta di Saronno Servizi che sottolinea che "I valori del tricloroetilene e tetracloroetilene sono conformi a quelli di parametro previsti dalla legge. I prelievi vengono effettuati con cadenza rigorosamente mensile, al pozzo di via Miola Parini, così come in tutti gli altri pozzi". "In ogni caso - conclude il presidente Rota -si è già conclusa una prima fase di analisi e progettazione mirata alla individuazione della soluzione.
Il "Comitato Acqua Saronno" insieme all'Associazione Genitori, al gruppo delle Pediatre di Saronno e ai Dirigenti scolastici degli Ist. Comp. "L. Da Vinci" e "A. Moro" ha inviato ad agosto una lettera di denuncia direttamente all'ARPA Lombardia, nonchè le risposte alle note poste dall'Amministrazione Comunale e dall'ASL.
A settembre arriva la risposta dell'ARPA alla denuncia circa il pozzo.
Si evince dalla lettera non solo che le preoccupazioni erano fondate ma soprattutto che la Saronno Servizi, invitata a prendere le misure necessarie, in data 07/08/2009 ha DISATTIVATO il pozzo.
Intorno al 15 settembre Il commissario prefettizio Giuliana Longhi e i vertici della Saronno Servizi hanno annunciato tramite comunicati stampa la chiusura del pozzo, affermando che “L’acqua potabile di Saronno non è inquinata, ma stiamo monitorando tutti i pozzi”.
Martedì 27 ottobre avviene il primo incontro con il commissario dove viene ribadito l’impegno assunto nel voler risolvere il problema,anche se è stato sottolineato che ci sono problemi di bilancio.
Ad oggi i dati delle rilevazioni mensili si fermano ad agosto.
Non si ha nessuna informazione su settembre e ottobre.
I FATTI
Dal riepilogo dei dati pubblicati sul sito della Saronno Servizi e noti dal luglio 2006, i valori dei solventi organici clorurati (tricloroetilene= trielina, noto smacchiatore e tetracloroetilene), riscontrati nel pozzo Via Parini/Via Miola, appaiono sempre superiori ai limiti della norma e, tenuto conto dell’errore analitico standard, anche al di sopra degli stessi. Ciò indica l'esistenza di un possibile e non trascurabile rischio sanitario, soprattutto per la continuità dell’esposizione, come indicato dall'Associazione Medici per l'Ambiente (ISDE Italia) e dall’ARPAT (Agenzia Regionale Protezione Ambiente Toscana), da noi interpellati (come da documentazione scientifica e bibliografica da loro fornitaci).
L’utilizzo della trielina è riservato solamente ad uso industriale per la sua tossicità, e con particolari limitazioni. La sostanza è classificata 2A (Probabile cancerogeno per l'uomo) dallo IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro), organismo dell'OMS deputato alla classificazione delle sostanze cancerogene. E' cancerogeno per alcune specie animali, inoltre diversi suoi derivati sono cancerogeni per l'uomo nonché in grado di provocare malformazioni fetali soprattutto a carico dell'apparato cardiocircolatorio. Anche il tetracloroetilene (con cui è stato sostituito, sia per uso industriale che domestico) è classificato 2A tanto che la legge italiana considera i rifiuti contenenti il tetracloroetilene come “rifiuti pericolosi” (Decreto legislativo del 3 aprile 2006, n. 152 art. 184).
E' in grado di produrre tumori epatici, renali e leucemie nei ratti.
La normativa vigente prevede che la somma dei due solventi sia pari al più a 10 microgrammi su litro, e questo è appunto da intendersi come un valore limite, NON un valore guida.
Si fa presente inoltre che i valori limite sono calcolati su individui adulti di 60 kg di peso. I bambini sono pertanto (in base alla superficie corporea e alle caratteristiche del loro metabolismo) assai più esposti degli adulti.
Nelle acque minerali il limite dei due solventi è pari a 0,1 microgrammi per litro, quindi l’acqua del pozzo, con il suo valore medio vicino a nove contiene circa cento volte in più i due solventi organici indesiderati (senza considerare l’errore di +/- 2 o 3 microgrammi per litro).
Nonostante l’indicazione di legge a sostituire la trielina con il tetracloroetilene, nel pozzo in questione si rileva che il più tossico è sempre presente in rapporto preponderante (9/1)
L’organismo umano, metabolizzando solventi di sintesi assunti con continuità, li trasforma talvolta in prodotti più tossici, a rischio di danni a carico dell’apparato gastro-intestinale, del fegato, dei reni e del sistema nervoso centrale, oltre al possibile rischio cancerogeno.
Si sottolinea inoltre che nell’usuale utilizzo dell’acqua corrente, vi sono dei fenomeni di concentrazione, ad esempio attraverso la cottura dei cibi, quando l’evaporazione rende i due solventi ancora più concentrati nei vapori e di accumulo (ad es.: assunzione diretta, lavaggio di frutta e verdura ed igiene personale, soprattutto dell’infanzia).
La pratica di chiusura periodica del pozzo ( quando i rilievi mostrano valori più alti), di riduzione della sua portata o di miscelazione con le acque provenienti da altri pozzi non sono risolutive rispetto ad una situazione di tale potenziale pericolosità per la salute dei bambini.
PER CAPIRE DI COSA STIAMO PARLANDO….
Cosa sono la trielina (tricloroetilene) ed il percloroetilene (tetracloroetilene)?
Sono due composti che appartengono al gruppo dei solventi clorurati, ossia composti chimici prodotti sintetici in massima parte derivati dai primi termini dagli idrocarburi alifatici per sostituzione di uno o più atomi di idrogeno con altrettanti atomi di cloro.
Sono liquidi incolori o con riflessi blu utilizzati per sgrassare le superfici dei metalli e per la pulizia a secco di indumenti e tessuti.
Perché si trovano nell’acqua?
Sono presenti nell’acqua per la contaminazione del terreno e del sottosuolo, causata da pratiche industriali non corrette, quali lo scarico in pozzi perdenti o fognature.
Perché questi prodotti sono inseriti tra i contaminanti dell’acqua potabile?
Perché l’esposizione a queste sostanze in determinate concentrazioni per un lungo periodo può provare danni alla salute
Quali sono i loro effetti sulla salute?
Il tricloroetilene e il tetracloroetilene sono molto volatili e possono essere facilmente assorbiti dall’organismo sia per ingestione che per inalazione.
L’esposizione prolungata anche a basse concentrazioni di questi due composti aumenta il rischio di sviluppare tumori o danni al fegato, oltre che al sistema nervoso centrale.
Quali sono le concentrazioni massime ammissibili?
La somma delle concentrazioni delle due sostanze non deve superare i 10 microgrammi/l (millesimi di milligrammo per litro).
Come viene trattata l’acqua quando si supera la concentrazione massima ammissibile?
La concentrazione di queste due sostanze può essere ridotta con impianti di trattamento a carboni attivi, che le assorbono, o in torri di strippaggio, che consentono la loro evaporazione.
Il trattamento viene effettuato dal gestore dell’acquedotto, che controlla anche l’efficienza dell’impianto e alla qualità dell’acqua trattata.
Come posso trattare l’acqua in casa?
L’acqua normalmente immessa nella rete di distribuzione deve rispettare le concentrazioni massime ammissibili e quindi non è necessario trattarla per migliorarne la qualità.
Anzi, il trattamento domestico dell’acqua con apparecchiature non idonee può peggiorarne la qualità.
Articoli a riguardo e documenti
La lettera che il dirigente scolastico della scuola Pizzigoni, i pediatri della città e alcuni esperti hanno inviato al sindaco e alla Saronno servizi per chiedere chiarimenti
Articolo VareseNews 12 giugno
Articolo VareseNews 15 settembre
Articolo Varese Notizie 3 novembre
Articolo La Provincia di Varese 4 novembre

Borroni Federica
Fonti: Giuseppe Calderazzo
Gruppo fb comitato acqua per saronno
Varesenews
La Provincia di Varese
lunedì 23 novembre 2009
domenica 15 novembre 2009
"Chiare fresche dolci acque..." Quando?
"Chiare fresche dolci acque..." Quando?
lunedì 16 novembre ore 21.00
Aula Magna Scuola Aldo Moro
Viale Santuario, 13 Saronno
Interverranno:
Sergio Canobbio - Dipartimento di Scienze dell'Ambiente e del Territorio, Università degli Studi di Milano Bicocca
Mario Clerici - D.G. Reti e Servizi Regione Lombardia
Maria Rita Minciardi - ENEA Sezione di Biologia Ambientale
Modera e conclude
Damiano di Simine: Presidente Legambiente Lombardia
SAREMO PRESENTI CON UN BANCHETTO INFORMATIVO.
VI ASPETTIAMO!!!!!!!!!!!
Influenza stagionale o regionale?
Sono un ragazzo di 21 anni residente ad Abbiategrasso, in provincia di Milano nella triste lombardia.
In quanto diabetico anche quest’anno volevo vaccinarmi contro l’influenza stagionale (senza preoccuparmi della cosiddetta suina, scientificamente chiamata A H1/N1).
Come tutti gli anni pensavo che il vaccino mi venisse passato dall’asl, dal momento che io ho l’esenzione per questo medicinale in quanto rispondo a due parametri importanti delle caratteristiche per l’esenzione: soffro di una malattia cronica che mi causa conseguentemente una naturale immuno deficienza.
In quel di ottobre mi reco all’ufficio di igiene sanitaria, dove vengono effettuati di solito i vaccini.
Lì trovo il personale sanitario che mi dice che io devo per forza fare il vaccino A H1/N1 e che non è possibile per me fare la vaccinazione antinfluenzale stagionale in quanto la asl non la passa più.
Estraniato da quelle affermazioni mi sono rifiutato di fare la vaccinazione A H1/N1 e una volta tornato a casa ho chiesto informazioni al mio diabetologo, non comprendendo come mai, se dall’età di 5 anni ogni autunno la asl mi passa il vaccino, da quest’anno ha smesso di farlo.
Sentendomi rispondere che in quanto diabetico ho diritto sia all’antinfluenzale stagionale che all’A H1/N1 ho chiesto se non era possibile effettuare le vaccinazioni durante il controllo diabetologico.
Purtroppo questo non era possibile in quanto le vaccinazioni dipendono dalle regioni ed io essendo in cura in un ospedale della regione liguria ma residente in lombardia dovevo rivolgermi alla mia asl locale.
Torno alla asl agguerrito: non c’è nulla da fare, di vaccinarsi non se ne parla.
Mi fiondo quindi sul sito del ministero della salute, del lavoro e quant’altro in cerca della norma che stabilisce chi ha diritto all’esenzione per il vaccino e chi no; dopo aver girovagato per il sito in lungo ed in largo senza aver trovato nulla di particolare interesse ecco che trovo la pagina corretta, ben nascosta e lontana dalla home page.
Questo il link:
http://www.ministerosalute.it/dettaglio/pdPrimoPiano.jsp?id=242⊂=2〈=it
Proprio come sapevo, in quanto diabetico ed affetto da malattia cronica io ho diritto all’esenzione e quindi al vaccino antinfluenzale senza dover pagare.
Torno per la terza volta alla asl.
Mi viene detto che quanto si trova sul sito è carta straccia e che “"siamo stufi di vedere gente che viene qui a parlare dei diritti, del diabete, delle malattie e di altro... a voi non spetta un bel niente!!!".
Detto questo, chiedo se è possibile parlare con un superiore, come il direttore sanitario.
Permesso negato anche perché il direttore sanitario era misteriosamente assente.
Vado quindi a parlare con il mio medico di famiglia, che nel frattempo gira di casa in casa a vaccinare contro l’influenza stagionale le persone oltre i 65 anni.
Il medico mi dice di avere un figlio cardiopatico quindi avente diritto al vaccino proprio come me, mi dice di aver fatto la mia stessa trafila e di non essere riuscito a cavarne un ragno dal buco.
Alla fine il vaccino l’ha comprato per poterlo fare prima di ammalarsi.
Mi dice anche che l’anno scorso gli erano stati dati da fare 250 vaccini antinfluenzali, mentre quest’anno gliene sono stati dati solo 100, con la seguente direttiva: “seleziona tu a chi farli e se non riesci a farlo a tutti pazienza”.
Probabilmente guardando la mia faccia totalmente alienata ed esterefatta il medico riflette sulla sua posizione e mi fa una confidenza da parte non di medico ma di privato cittadino.
Queste le sue parole:
“quest’anno i vaccini sono stati acquistati tutti dalla Novartis. Ovviamente il vaccino A H1/N1 è più costoso dell’antinfluenzale normale.
Il governo stanzia dei fondi per i vaccini che vengono amministrati però dalle regioni singolarmente.
Evidentemente c’era bisogno di dare un sacco di soldi alla Novartis trascurando il fatto che fosse molto più importante il vaccino antinfluenzale rispetto al vaccino A H1/N1, anche perché questa pandemia di A H1/N1 non esiste minimamente anche se dalla televisione apprendiamo tutt’altro.
Come al solito del resto…”
Queste parole mi hanno fatto capire molto della situazione sanitaria.
Poco dopo ricevo informazioni dal vicino piemonte: anche qui, come in liguria, vengono passate sia le vaccinazioni antinfluenzali che le A H1/N1 alle fasce a rischio, proprio secondo la stessa direttiva degli anni passati.
Ma se in piemonte ed in liguria le cose sono rimaste totalmente invariate, se sul sito del ministero c’è scritto che le cose sono rimaste invariate, perché nella asl milanese non funziona così?
Possibile che per avere un vaccino antinfluenzale io mi debba trasferire in un’altra regione?
Di pomeriggio torno rabbioso come un cane all’ufficio sanitario, proprio dove dovrebbe esserci il direttore sanitario ad attendermi per parlare.
A questo punto mi ritrovo in un luogo dove ben tre segretarie si fanno gli affari loro in ufficio senza curarsi del fatto che c’è un ragazzo che aspetta.
Inizio ad alterarmi ed entro nell’ufficio delle segretarie chiedendo di parlare con il direttore.
Mi viene risposto che il direttore non può parlare con me perché “è impegnato e sicuramente ha cose più importanti da fare che non parlare con me” anche se non sapevano ancora cosa avessi da dire.
Pare che una segretaria sia particolarmente azzeccata in materia di vaccinazioni.
Le espongo il mio intero problema e lei dice che comunque tutto non dipende dalla asl locale, ma dalla regione ed in sostanza che se voglio lamentarmi devo andare in regione, perché la asl segue solo le direttive.
Quindi queste scelte dipendono dalla regione che può ignorare alcune direttive ministeriali e fare come meglio crede (questa modo di agire è chiamato federalismo legislativo sanitario).
La lombardia a differenza di liguria e piemonte non passerà i vaccini come gli anni passati.
Chiedo quindi se esiste un documento scritto che testimoni in maniera legale questa cosa.
La risposta è che sia sul sito della asl (locale e regionale) che sul sito della regione c’è tutta la documentazione legale necessaria.
Per la seconda volta senza aver potuto parlare con personaggi più competenti torno afflitto al mio pc e cerco sui siti.
Trovo di tutto e di più sull’influenza A H1/N1, ben poco sulla vecchia influenza stagionale e con mia grande (ed aspettata) sorpresa, nessun documento scritto che spieghi con criterio legale queste scelte regionali.
Ecco un po’ di link per chi vuole cimentarsi in ricerche varie.
Home page della regione lombardia:
http://www.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=Page&childpagename=HomeSPRL/HomePageLayout&cid=1194454760265&pagename=HMSPRLWrapper&rendermode=live
ricerca dei documenti relativi alle influenze di tutti i tipi nel sito della regione:
http://www.regione.lombardia.it/cs/Satellite
come è possibile vedere, nessun documento chiaro sulle scelte prese.
Home page della asl di milano:
http://www.asl.milano.it/user/Homepage.aspx
Campagna di vaccinazione antinfluenzale 2009:
http://www.asl.milano.it/user/Default.aspx?SEZ=10&PAG=88&NOT=945
Campagna di vaccinazione A H1/N1:
http://www.asl.milano.it/user/Default.aspx?SEZ=10&PAG=88&NOT=967
Da questi documenti ne si ricava che il vaccino antinfluenzale verrà somministrato esclusivamente alle persone di 65 anni o più fino al 6 novembre. E dopo?
Non ci è concesso saperlo, in quanto da nessuna parte esiste un calendario che superi questa data.
Invece dal 2 novembre sarà possibile vaccinarsi contro l’A H1/N1, ma solo per i soggetti a rischio (cioè tutti quei soggetti come me a cui spettava il vaccino antinfluenzale).
Non si sa quindi per quanto tempo verranno somministrati i vaccini A H1/N1, non si sa se verranno somministrati i vaccini antinfluenzali… in sostanza non si sa niente.
L’unica cosa certa è che se vuoi vaccinarti devi fare l’A H1/N1 che non è stato testato e che combatte una pandemia che non esiste anche a detta degli stessi medici.
“Ma cosa mi dici mai?” Direbbe topo Gigio…
Proprio così…
E questa è la prima parte della storia.
Vediamo cosa succederà!
Se nulla si muove, cercherò risposte più concrete in regione, anche se dubito che ci sia qualcuno che sappia darmele.
O forse tutti sanno ma nessuno può parlare?
Mattia Pavanello
sabato 14 novembre 2009
!GAS !
In risposta all'interesse di più famiglie saronnesi, e per raggiungere un livello di acquisti che sia più responsabile, solidale, di qualità, cercando anche dicontenere i costi abbiamo organizzato, grazie al contributo del già avviato GAS di Uboldo, un incontro.
Scopo di quest'ultimo è stato quello di gettare le basi e costruire le relazioni per avviare l'avventura di un nuovo GAS. Se vi state chiedendo "ma cos è un GAS?" eccovi la mia risposta: è un gruppo di famiglie che si conoscono piano piano e insieme organizzano acquisti cercando di entrare in contatto diretto con il produttore; al contempo è un gruppo capace di coltivare e stimolare un ambiente sociale molto vivo, attivo e partecipe al di là dell'aspetto economico. Diffondere inoltre una cultura del rispetto e della conoscenza della natura e dei suoi frutti (va precisato che gli acquisti possono spaziare dall'alimentare al casalingo fino ai vestiti come scarpe, accomunati comunque dalla conoscenza diretta della fonte)
Dal confronto con i membri del GAS di U. siamo arrivati a condividere l'idea di un gruppo composto approssimativamente dai 10 ai 30 gruppi famigliari per riuscire ad ottenere quelle economie di scala necessarie, ma al contempo raggiungere un livello di collaborazione partecipe, che permetta la conoscenza reciproca.
Sull'onda dell'entusiasmo di Leonardo, Nunzio, Claudio, Nuria, Dario, Manu e Ste, Giovanna abbiamo fissato lunedi 23 la data del primo incontro ufficiale in cui nascerà il nuovo GAS di Saronno. Le priorità, da ciò che ho intuito sono:
_confrontarsi sulla scelta dei prodotti con i quali vogliamo iniziare,
_decidere le regole di gestione e gli eventuali responsabili (anche a rotazione),
Tutto questo sempre con il supporto del GAS di Uboldo-Saronno e dell'altro GAS saronnese "loro primo figlio".
Se siete rimasti colpiti o incuriositi ed avreste intenzione già di partecipare alle prime fasi di questo progetto vi invito ad andare il
in via P.Micca n°17
presso la cooperativa Popolare a Saronno.
martedì 27 ottobre 2009
Dai Ministri inglesi arriva la mappa delle conseguenze dell'effetto serra
Naturalmente sappiamo che sono in atto manovre politiche di posizionamento per la prossima Conferenza di Copenhagen, ma le conseguenze previste dallo studio ed estrapolate dai ministri inglesi sono raccapriccianti: innalzamento dei livelli dei mari, violenti temporali, siccità ed incendi in tutta Europa, crisi nelle produzioni, in particolare di grano e mais in Africa ed Asia.
La particolarità di questo studio è che oltre a precedere di poco Copenhagen, fa parte della mostra "Prove it" (Provalo!) aperta a Londra presso lo Science Museum. Sul sito della mostra è possibile prendere visione delle "evidenze" e dei mezzi per combattere questo scenario catastrofico.
"E' un emergenza umana, non solo ambientale" ha affermato David, "con impatti sull'economia, sulla cultura e sulla tecnologia". Per Ed, "Copenhagen giunge a proposito per trovare un accordo buono per l'ambiente, ma anche per le economie e per la sicurezza delle nostre risorse energetiche", oltre a creare nuove opportunità economiche grazie allo sviluppo di teconologie innovative.
http://www.greenme.it/info
di Mario Notaro da greenMe.it
eccola:
mercoledì 8 luglio 2009
LA VERTENZA CIP6
COMUNICATO STAMPA
ASSEMBLEA
"ADESIONE VERTENZA CIP6"
Milano, 06 Luglio 2009
L'Associazione Progetto Civile di Milano, il Meetup degli Amici di Beppe Grillo di Desio, il Comitato per l'alternativa al nuovo inceneritore di Desio, il Meetup degli Amici di Beppe Grillo di Monza e il Sindaco di Cassinetta di Lugagnano, Domenico Finiguerra, in occasione delle tre settimane di mobilitazione indette dalla Rete Nazionale Rifiuti Zero e dall'Associazione Diritto al Futuro per aderire alla vertenza contro i CIP6, organizzano per sabato 11 Luglio 2009 un'Assemblea cui sono invitate tutte le realtà e forze interessate alla buona gestione della problematica rifiuti.
Oltre il 7% dell'importo della bolletta elettrica alla voce Cip6, che avrebbe dovuto finanziare la diffusione delle fonti rinnovabili, è utilizzato invece per pagare impianti di incenerimento (definiti in modo truffaldino 'assimilati' alle rinnovabili), che bruciano sostanze inquinanti, contribuendo all'incremento di malattie respiratorie e tumori.
L'Italia è stata a tal proposito sottoposta a procedura di infrazione da parte dell'UE ed è stata condannata. Se il cittadino è quindi titolare, privato o aziendale, di un contratto di energia elettrica, può chiedere, tramite la vertenza che promuoviamo, la restituzione della somma che dal 2001 al 2007 è stata illecitamente utilizzata, e pretendere di non pagarla in futuro.
L'Assemblea indetta per sabato 11.07.09 si propone di essere uno start up per organizzare la raccolta di vertenze contro i Cip6 sul milanese e più in generale sulla Lombardia. Chiediamo quindi ad ogni realtà interessata di inviare un proprio rappresentante. Sabato avremo inoltre già a disposizione la modulistica della vertenza: è importante che da subito come singoli abbracciamo questa iniziativa e vi invitiamo quindi ad aderire personalmente!
Coloro che vogliono partecipare a questa iniziativa dovranno fornire, se possibile quindi già l'11.07:
- fotocopia del documento d'identità (ante e retro)
- fotocopia bolletta del fornitore di energia elettrica (Enel, etc.)
- contributo di € 10,00 (dieci) di sostegno alle spese legali che l'Associazione Diritto al Futuro dovrà sostenere
Parteciperà anche: Meetup degli Amici di Beppe Grillo di Brescia.
Notizie utili:
L'Assemblea si terrà presso: Associazione Culturale Punto Rosso, Via Guglielmo Pepe, 14 - Milano (MI)
(MM2 Linea Verde - Passante Ferroviario Stazione FFSS Garibaldi - uscita di Via Pepe)
Orario: 17.00
Per ulteriori informazioni si prega di contattare:
Eleonora D'Onofrio - Presidente Associazione Progetto Civile
e-mail: donofrio.eleonora@gmail.com
Tel: 3496030982
e di visitare il sito www.dirittoalfuturo.it
Ricevo e pubblico Mirko Giammella
mercoledì 17 giugno 2009
L'acqua dei saronatt
ecco il comunicato rilasciato a Varese News:
«Maggiori approfondimenti sulla qualità dell’acqua»
Le critiche dei Verdi a comune e Saronno Servizi che affermano: “Non è sufficiente pubblicare sul sito le relazioni sui prelievi effettuati mensilmente
riceviamo e pubblichiamo
L’ennesimo silenzio da parte del Comune di Saronno riguardo la presenza di nitrati, tricloroetilene e tetracloroetilene riscontrati nell’acquedotto cittadino e segnalate a più riprese negli ultimi anni da parte dei genitori degli alunni della scuola Pizzigoni, ci portano ad effettuare alcune considerazioni, da troppo tempo la questione è stata ignorata del Comune e i dati che appaiono ogni mese sullo stato delle acque della nostra città non ci sembrano così rassicuranti da giustificare questo silenzio.
7 pozzi su 11 risultano a rischio, con livelli di nitrati quasi sempre sotto i limiti fissati dal D.lgs. 31 / 2001 (limite di 50), ma non in termini rassicuranti; infatti i pozzi denominati: Palazzo Comunale, Maestri del lavoro, Miola-Parini, Miola 79/81, C.Porta, Viale Prealpi e Bocciodromo, presentano risultati tra i 40 e 50 di nitrati ed in alcuni di questi pozzi, sono stati riscontrati dati anche superiori al limite di 50. Questa situazione, che continua da anni, è preoccupante ed è stata fino ad oggi sottovalutata.
compito.
domenica 14 giugno 2009
Il Lura

Era il 2005 quando la provincia di Varese effettuò un censimento degli scarichi nel torrente Lura. Sempre nel 2005 veniva chiesto da Legambiente Saronno all’Amministrazione Comunale di procedere affinché tutti gli scarichi non autorizzati fossero sanati.
Ora Legambiente Saronno ha rilevato la persistenza di tali scarichi e ha fatto un esposto il 25 maggio 09 agli uffici giudiziari della procura di Busto Arsizio.
(qui)
Non è mancata la risposta di Gilli: "Tutte le situazioni riscontrate sono risolte o comunque formano oggetto di un’azione costante finalizzata all’esatta individuazione della fonte”
qui la risposta completa: Gilli: «Situazione scarichi sotto controllo»
Nella dichiarazione Gilli ammette la presenza di tali scarichi abusivi e dice che è stato fatto il possibile, e che si continuerà a mantenere attenzione sul problema e su una possibile soluzione, però di fatto gli scarichi ci sono ancora e stanno lì immobili dal 2005.
Intanto vi segnaliamo la festa d'estate 09, iniziativa proposta al Parco del Lura da Lions Club Saronno per il 7 giugno e che è stata rimandata a causa del cattivo tempo al 21 giugno, dalle ore 10.00 sino a tarda serata. (qui)
mercoledì 29 aprile 2009
Venite a trovarci!
Questa settimana ci trovate
sabato pomeriggio,
2 maggio,
in Corso Italia
con un banchetto informativo!
Vi aspettiamo!
E' IL PRIMO MODO PER RENDERSI VERAMENTE UTILI!!!
_Gli Amici del Saronnese_
mercoledì 22 aprile 2009
EARTH DAY: GIORNATA MONDIALE DELLA TERRA!
Sono passati quasi quarant’anni. Eppure l’Earth Day, nato negli Stati Uniti il 22 aprile del 1970, quando, rispondendo ad un appello lanciato dal senatore democratico Gaylord Nelson, 20 milioni di cittadini americani si mobilitano per una spettacolare dimostrazione a favore della difesa del Pianeta, è sempre più attuale. Da allora, l’Earth Day è diventato un evento internazionale, celebrato in 174 paesi del mondo, per promuovere la conservazione dell’ambiente in cui viviamo e la sostenibilità delle politiche di sviluppo. Obiettivo generale dell’Earth Day è sensibilizzare l’opinione pubblica e sollecitare un cambiamento nei comportamenti individuali. Ogni persona può diventare protagonista assumendo un atteggiamento consapevole e riconoscendo l’importanza del proprio ruolo per la tutela del pianeta. Con l’edizione 2009 nasce la «Green generation campain», iniziativa di promozione culturale green dedicata ai più giovani che sarà il focus del quarantesimo anniversario della giornata della Terra, l’anno prossimo.
I principi di questa edizione dell’Earth day sono, in particolare, la promozione di un futuro a zero emissioni grazie ad un massiccio passaggio alle energie rinnovabili come alternativa ai combustibili fossili. Secondo: l’adozione di una seria cultura di risparmio energetico. Terzo: porre le base per una nuova economia basata sull’energia pulita, in grado di portare a nuovi milioni di posti di lavoro.
Diversi eventi distribuiranno l’iniziativa nelle varie aree geografiche del pianeta. Stando all’Italia, per il terzo anno consecutivo Nat Geo Music, il canale musicale di National Geographic, promuoverà l’evento e altre attività che celebreranno la giornata mondiale della terra nella capitale. Sempre a Roma l’artista statunitense Ben Harper con la sua nuova band, i Relentless7, ad aprire il concerto gratuito che partirà alle
In Italia il 22 aprile ci sarà l’anteprima nelle sale di “Earth - La nostra terra”, prodotto della DisneyNature. «Earth» è un inno alla natura con immagine di paesaggi incontaminati e animali ripresi nel loro ambiente naturale. Il settimanale Topolino sarà in edicola con un numero a Impatto Zero. Grazie all’adesione al progetto di LifeGate, il magazine Disney compenserà le emissioni di gas ad effetto serra generate dalla produzione di ogni copia, con la creazione e tutela di nuove foreste in Italia e nel mondo. Anche «Il Sole 24 Ore» partecipa all’iniziativa: dal 21 aprile le emissioni di CO2 legate al ciclo di vita Sole24ore.com saranno compensate con la creazione e la tutela di nuove foreste nel Parco del Ticino, Madagascar e Costa Rica grazie alla collaborazione con Lifegate e Lexmark. A questo indirizzo il blog che raccoglie informazioni e organizza eventi per l’Earth Day 2009.
il sole240re.it 20 aprile 2009
qualche link:
http://www.facebook.com/group.php?gid=43010967198
http://www.decrescita.com/terra/
mercoledì 8 aprile 2009
Il programma del sindaco ideale
· Acqua pubblica: portare avanti il progetto delle case dell’acqua (già approvato in consiglio comunale)
· Impianti di depurazione obbligatori per ogni abitazione non collegabile a un impianto fognario, contributi/finanziamenti comunali per impianti di depurazione privati
· Espansione e cura del verde urbano
· Canile
· Concessioni di licenze edilizie solo per demolizioni e ricostruzioni di edifici civili o per cambi di destinazioni d’uso di aree industriali dismesse
· Piano di trasporti pubblici non inquinanti e rete di piste ciclabili cittadine
· Piano di mobilità per i disabili
· Connettività gratuita per i residenti nel Comune
· Creazione di punti pubblici di telelavoro
· Perseguimento della strategia RIFIUTI ZERO. Sarebbe a dire le tre R:
· Intensificazione Riciclaggio
· Riduzione della produzione degli imballaggi. (qui alcuni esempi pratici)
· Attività nelle scuole di educazione al Rifiuto e attività didattiche di Riuso
· Sviluppo delle fonti rinnovabili come il fotovoltaico e l'eolico con contributi/finanziamenti comunali e/o gruppi d’acquisto cittadino tramite bandi di gara.
· Efficienza energetica
· Favorire le produzioni locali (filiera corta). Quindi cibo sano ma soprattutto che faccia risparmiare!
lunedì 6 aprile 2009
notizie da saronno e dintorni...
Da Mario Chiesa ai fratelli balestrucci di Saronno.
Coinvolta nella truffa ecologica anche due imprenditori saronnesi, proprietari della solarese s.r.l. che si occupava di smaltimento e trattamento dei rifiuti industriali e speciali(che per la cronaca si dividono in non pericolosi e pericolosi), dove è impiegato anche uno dei figli di Chiesa, e adesso posta sotto sequestro dai carabinieri del nucleo operativo ecologico, che hanno arrestato i fratelli balestrucci (Andrea e Michelangelo), tuttora in carcere a Busto Arsizio.
I fratelli infatti truffavano gli enti pubblici gonfiando le fatture dopo aver alterato i pesi degli scarti. A questo si aggiungono la falsificazione dei certificati delle analisi chimico-fisiche condotte sui rifiuti, la corruzione di dipendenti pubblici e privati.
Oltre 2.700 tonnellate di questo tipo di rifiuto -- che avrebbe dovuto essere trattato presso l'azienda -- venivano invece, senza alcun trattamento, inviate illecitamente per lo smaltimento presso discariche nel Pavese, nel Bresciano e nel Cremonese.
Illeciti per un volume di affari stimato intorno ai 2 milioni di euro.
Tratto liberamente da
La provincia aveva peraltro bocciato nel 2004 la relazione di impatto ambientale su un’impianto di questa ditta. (http://www.provincia.va.it/ente/territorio/DELIBERA_GP_n91_09_03_04.pdf)
Polveri sottili: Varese respira, la bassa provincia no
I dati di marzo: a Gallarate, Busto e Saronno un giorno su quattro oltre i limiti di legge
Il record è di Gallarate, dove in diciannove giorni (la centralina non ha fornito dati fino al 12 marzo) la media giornaliera del Pm10 è rimasta oltre la soglia per otto volte.
Otto giorni oltre i limiti anche a Busto e Saronno.
Il dato è significativo, considerando la normativa stabilisce che il massimo di giorni oltre la soglia d’allarme è di trentacinque in un anno intero.
Da VareseNews http://www3.varesenews.it/saronno_tradate/articolo.php?id=137430
«Puntiamo al recupero dal degrado delle aree verdi»
La neonata associazione Banca del Verde illustra gli obiettivi che si prefiggono i volontari nell’area di Varese e Como
Da VareseNews http://www3.varesenews.it/saronno_tradate/articolo.php?id=137294
Blitz di Legambiente alle scuole superiori di Tradate
In collaborazione con alcune classi del liceo Marie Curie gli ambientalisti hanno posizionato una serie di piante nei giardini circostanti
Da VareseNews http://www3.varesenews.it/saronno_tradate/articolo.php?id=137391
A Castiglione Olona Gherardo Colombo “in cattedra” alle scuole medie
Il magistrato di Mani pulite torna a parlare di diritto e legalità alle giovani generazioni. Incontro mercoledì mattina nella scuola cittadina
Da VareseNews http://www3.varesenews.it/saronno_tradate/articolo.php?id=137528
Il 4 aprile inaugurata la Nuova pista ciclabile tra Caronno e Gornate
Sabato mattina la presentazione del progetto di recupero dell’”anello dei lavatoi”, a cura dell’associazione Amici della Valmorea
Da VareseNews http://www3.varesenews.it/saronno_tradate/articolo.php?id=137286
giovedì 26 marzo 2009
Amianto in provincia di Varese
scoperta infatti dalla guardia di finanza di Gaggiolo una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi a Viggiù.
I rifiuti provenivano quasi totalmente dal canton ticino e fra gli altri si è trovato amianto, crisatilo, arsenico e nichel in percentuali eccedenti i limiti previsti dalla normativa, determinando quindi la contaminazione del sito con queste sostanze tossiche.
qui sotto due articoli:
http://www.wallstreetitalia.com/articolo.asp?art_id=681070
http://blog.ininsubria.it/?p=186
mercoledì 25 marzo 2009
lunedì 16 marzo 2009
Gli Indirizzi per mangiare sano e risparmiare
Acquisti Bio?
Risparmio?
LA RISPOSTA E' LA FILIERA CORTA!
Cercate la cascina/azienda agricola più vicina a voi!
Ecco gli indirizzi per mangiare sano e risparmiare!
Li potete trovare linkati anche qui a fianco!