pubblichiamo il comunicato stampa con preghiera di diffusione:
I genitori e il preside della scuola elementare Pizzigoni, la rappresentante delle Pediatre di Saronno, i rappresentanti del “Comitato acqua per Saronno” e il Dott. Edoardo Bai, responsabile scientifico dell'Associazione Internazionale Medici per la Protezione dell'Ambiente, esperto in tossicologia ed inquinamento ambientale, responsabile regionale di Legambiente che hanno partecipato alla riunione del 27-10-09, desiderano ringraziare il Commissario Prefettizio del comune di Saronno per l'impegno preso in tale sede.
La Dott.ssa G. Longhi, infatti, ci ha garantito la realizzazione di uno o due pozzi: uno, ricavato dall'approfondimento di quello esistente e contaminato da trielina (che per questo motivo non sarà mai più rimesso in rete), l’altro da realizzare ex novo in zona bocciodromo, successivamente al primo.
Ciò ci tranquillizza, anche se resta qualche preoccupazione, dovuta al fatto che l'ultimo prelievo in rete effettuato dal gestore dell'acquedotto ha riscontrato ancora le presenza di trielina, seppure a livelli di 2 mg. per litro.
Ci preoccupa soprattutto, al momento attuale, il modo con cui la ASL ha svolto il suo compito istituzionale, che a nostro parere non garantisce la tranquillità che deriva dal sentirsi 'in buone mani' cioè tutelati nei confronti dei pericoli ambientali sempre più presenti nelle nostre zone.
Vogliamo spiegarci, perché riteniamo sia essenziale che l'Ente preposto alla tutela della nostra salute agisca col rigore necessario al compito che deve svolgere. Ci auguriamo perciò che questa nostra dichiarazione pubblica sia presa per quello che è: il desiderio che la ASL assuma atteggiamenti più rigorosi, in nome della sua stessa credibilità, che riteniamo essenziale per tutti.
Le ragioni della nostra critica sono di seguito riassunte:
riscontrata da anni nel pozzo di via Parini presenza di trielina, in quantitativi allarmanti, vicini se non superiori al limite oltre il quale l'acqua viene dichiarata NON POTABILE.
Su nostra segnalazione la ASL rispondeva in modo sconcertante affermando il superamento dei limiti di legge per gli inquinanti fin dal 2005 (15 mg., scesi a 10,8 nel 2008 – max previsto dalla legge:10)
ASL assicurava che non esisteva alcun pericolo: l’acqua in rete presentava concentrazioni più basse, in quanto diluita con quella attinta dagli altri pozzi.
Affermava anche che la letteratura scientifica della IARC (agenzia internazionale per la ricerca sul cancro) riporta la classificazione della trielina come cancerogeno di classe 2A, cioè possibile cancerogeno per gli animali.
Le affermazioni di cui sopra non trovano riscontro nelle analisi del gestore dell’acquedotto e nelle stesse fonti bibliografiche citate dalla ASL (IARC):
Le analisi del gestore mostrano concentrazioni di trielina, (e non tetracloro come affermato da ASL), vicine ma sempre inferiori al limite. Ciò denota una diversa metodica utilizzata dall’ente e dal gestore e ci sconcerta in quanto le analisi del gestore, eseguite a rubinetto - dove bevono i bambini - danno risultati molto meno rassicuranti di quelli trasmessi dalla ASL.
Lo IARC classifica la trielina come cancerogeno probabile (grado di certezza superiore a possibile) per l'uomo (mentre per l'animale, il rapporto causa/effetto fra trielina e tumore è sicuro).
Sempre da IARC, apprendiamo che esistono casi di associazione fra leucemia e elevati livelli di trielina nell'acqua potabile , riscontrati nel New Jersey e a Lagakos, il fatto non può non lasciarci qualche preoccupazione.
Per questi motivi non vogliamo che il pozzo di via Parini sia riaperto, e ci scusiamo con i cittadini di Saronno, che potrebbero subire qualche disagio , ma siamo convinti di proteggere anche la loro salute.
Troppe cose però restano poco chiare, e vorremmo che fossero risolte da chi ha l'obbligo di farlo, e a cui perciò desideriamo rivolgere alcune domande:
-La ASL dovrebbe stilare il programma dei controlli dell'acqua potabile. Sono stati programmati regolari controlli a rubinetto dell'acqua della scuola per essere sicuri di distribuire acqua potabile? (per es. ogni 6 mesi, trattandosi di composto cancerogeno, 2A)
E se sono stati eseguiti, perché la ASL non ce ne ha trasmesso i risultati nella lettera di risposta inviataci in data 16 giugno 2009?
Né sono risultati rassicuranti i controlli effettuati dall’A.R.P.A., che hanno portato alla chiusura del pozzo di Via Parini, all’inizio di agosto.
Chiediamo, dunque, di essere informati tempestivamente sulla programmazione dei controlli in acquedotto e sui risultati delle analisi.
Infine: Quale è l'origine della contaminazione da trielina?
Questa domanda è rivolta alla provincia, che è l'Ente per legge incaricato di effettuare i controlli, ma anche alla ASL che può richiedere interventi a tutela della pubblica salute, come è il caso di cui stiamo discutendo.
L'unica parziale risposta ci è venuta, ancora una volta, dal Comune, e dal gestore che sta analizzando tutti i pozzi privati per rintracciare l'origine dell'inquinante. Dai primi risultati pare che la trielina sia diffusa su un fronte ampio, senza possibilità quindi di rintracciare una fonte precisa.
E’ possibile che almeno una delle fonti possa essere la Cantoni, fabbrica tessile dismessa? Cosa dice a questo proposito l'archivio della ASL?
E perché, da ultimo, non è mai stata avviata la procedura di caratterizzazione dell'area, come impone la legge 152, nonostante sia in progetto il riutilizzo dell'area?
I genitori e il preside della scuola elementare Pizzigoni,
la rappresentante delle Pediatre di Saronno,
i rappresentanti del “Comitato acqua per Saronno”
il Dott. Edoardo Bai, responsabile scientifico ISDE.
mercoledì 2 dicembre 2009
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1 commento:
Ma le cause dell'inquinamento sono mai state ricercate ? Ci sono delle ipotesi ?
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